Pietralata in campo

The Project

"Pietralata in campo" is a territorial animation project financed, since 2021, as part of the 8×1000 fund of the Waldensian Church, in order to promote active citizenship processes. Every year, the fund supports educational programmes, social and health interventions and cooperation projects in Italy and around the world.

The project envisages the organization of cultural and aggregative initiatives aimed at the local and non-local community, sporting and recreational-sporting activities, urban excursions, meetings dedicated to the associative fabric of the neighborhood and co-planning focus groups in order to give back to the inhabitants of Pietralata the Campo Sportivo XXV Aprile and make it a living container of inclusive, aggregative, social and cultural activities desired - and partly organized - by the neighborhood itself.  

"Pietralata in campo" was born with the aim of increasing the moments of relationship and exchange in a context that inspires values ​​of mutual respect and contrast to all forms of discrimination, creating a custom of meeting and meeting at the XXV Aprile through a program which offers the neighborhood community opportunities for individual and collective growth.

Attività

"Pietralata in campo" is a territorial animation project financed, since 2021, as part of the 8×1000 fund of the Waldensian Church, in order to promote active citizenship processes. Every year, the fund supports educational programmes, social and health interventions and cooperation projects in Italy and around the world. 

Gli eventi aggregativi nascono con lo scopo di stimolare l’attivazione civica della comunità coinvolgendo tanto gli abitanti di Pietralata, e di Roma in generale, quanto l’immenso patrimonio umano e culturale della comunità migrante. Organizzando nuovi contesti multiculturali, l’incontro non è quindi solo un concetto astratto ma un luogo fisico, in cui si pratica ciò che altrimenti rischia di restare sul piano del sentito dire.

Alcune proposte nascono direttamente dai cittadini e dalle famiglie coinvolte nelle attività di Liberi Nantes, in una pratica di co-progettazione che restituisce alla popolazione locale un luogo d’incontro identitario. 

Proposte sportive: 

Le attività ludico-sportive rappresentano per Liberi Nantes il veicolo privilegiato per agire il dialogo e l’incontro con l’altro da sé, promuovendo valori positivi e buone pratiche di relazione proprio attraverso il gioco. 

Diversi sono gli esempi di competizione positiva finalizzata a obiettivi benefici e di accoglienza come il Football Pamoja, attraverso cui si sono raccolti fondi per la costruzione di una scuola in Kenya, o “Colpi di Tacco”, appuntamento ormai annuale inserito nella campagna di sensibilizzazione europea “Football vs Homofobia”. I tornei per i più piccoli, che permettono ai bambini del quartiere di giocare in un ambiente protetto, gratuito e stimolante, e l’attività della squadra di calcio – centrale nel progetto Liberi Nantes – completano l’offerta sportiva. Soprattutto quest’ultima attività, ha permesso negli anni di creare una dinamica virtuosa del tifo, ormai presenza fissa al Campo XXV Aprile.

CamiNantes: 

Elemento di congiunzione tra proposta culturale e ludico-sportiva, le uscite dei CamiNantes si presentano come passeggiate gratuite, sia urbane che extraurbane, che permettono che a donne e uomini provenienti dai centri di accoglienza di conoscere a fondo la nuova realtà in cui sono stati catapultati, così come agli abitanti ed alle famiglie, di Pietralata e non, di uscire dal proprio quartiere  e confrontarsi con un’esperienza multiculturale. Le passeggiate sono tenute insieme da momenti di scambio e condivisione, percorsi letterari, letture in lingua originale e poi tradotte di testi appartenenti a diverse comunità del mondo, convivialità e gioco che riportano il concetto di incontro culturale e integrazione a un livello concreto e non più astratto. Eventi come la “Pietralata pasoliniana”, organizzata nell’ambito dell’iniziativa Open House Roma , offrono ai partecipanti la possibilità di riconoscersi nel territorio che abitano e frequentano, attivando un senso di consapevolezza e di rispetto.